1.
Universi di fame attraverso i bivacchi del mondo
urlano in piedi sull'avvizzito mezzogiorno che cede
perché la pace è un fulmine che gela le papille gustative ai guerrieri
e potrebbe sdraiarsi di traverso sull'asfalto arrossato dalle agonie.
2.
Le fondamenta dell'universo in lite tra loro per il controllo del caos
e gli occhi trasognati dell'alba che assiste la nascita dei ventiquattro mostri
in un forno senza fuoco refrattario alle fiamme dell'amore
frantumano vuote cornici sui muri decorati dell'assenza
3.
Vestono la pelle nuda delle mani e dei piedi del dolore
sottilissimi fili di vento sulla ruvida stoffa delle nuvole
nel giardino dei tigli dove cadono foglie di lamenti funebri
e gli occhi serrati della nascita sono un volo di corvi ubriachi di buio
4.
Sconosciuto alla guerra il suono della notte infuocata
nascosto tra lenzuola decorate di ore d'amore
vissute nel millennio dei giganti dall'ego smisurato
quando anche nell'alto dei cieli desideri di ghiaccio spegnevano stelle
5.
Il sibilo delle granate è un uragano di buoni sentimenti
a cavallo di anime solitarie disgregate dall'odio
dentro il suono cupo degli zoccoli del futuro passato
che cela nel mantello i timpani ovattati di mancate vittorie