La tua valigia rossa,
profumava di speranza,
di viaggi,
arrivi e partenze.
Avevi riposto il futuro
che ogni volta appendevi,
con i tuoi medicinali,
con la lista della spesa,
con l'enigmistica amica
tua fedele,
incognita, domanda,
lasciata a metà, la vita.
Quando le sue ruote fedeli
come un cagnolino seguivano
i tuoi passi
e coloravano di rosso
il pallido di stanze asettiche,
sconosciute,
un angolo di casa,
fra l'indifferenza e la fretta,
un numero,
in attesa, in mezzo a gesti
e ritmi sempre uguali,
di chi non può sapere,
di chi non vuole sapere.
La tua valigia rossa,
l'ho vista giù in cantina,
vuota, a bocca aperta,
sorpresa.
Profuma di medicine,
non voleva sentire qualcuno
nel silenzio bisbigliare,
- è difficile anche morire -