Piccolo e indifeso,
sottostai alla nervosa mano,
che senza tregua,
ti spinge e ti infila fra un dente e l'altro,
non puoi gridare, non puoi reagire,
nè interferire al suo volere.
Quando eri un tronco,
mai avresti pensato,
che il destino per cui eri nato,
si trasformasse in questa tortura,
subisci inerme il tuo supplizio,
per poi finire senza riguardo,
buttato e spezzato sul lato del piatto.