Esplorando
coglie scricchiolare
suola sulle pietre
calce polverizzata
fortezza armata
impenetrabilmente
-La penitenza
d'un solstizio autoctono
è informalità-
Tanto bella e onesta
pare
stoffa
compendio all'impostura
l'uomo sulla sedia
guarda la sconfitta
infestata d'albicocca
e selvatica ginestra
Bruceranno
falde appiattite
lei scaverà in fretta
tana da quella che
fu montagna
enzima disattento
che al becco era discordia
Misericordia!
Avremo
cambio storico dell'amante
Prima accortezza
dimostrare
al rospo
che è baciato
dalla fortuna
d'una radice fresca
Seconda poi sarà
soppressa
in piccoli schiacciamenti irrilevanti
tanto che alzarsi non potrà
più
come cresta di bruco
Resta distesa
terza
battuta di reni
spezzati al pane
e al vino
e ai chiodi
d'un garofano
rosso
acceso d'ira e di
vergogna.