Ho pensato a te
tutta la notte
sino al mattino.
Ho sentito il tuo dolore
ardere come fiamma nel mio petto,
i tuoi occhi cambiare immagini,
lo sguardo rimarcare
linee e confini
lasciando al di là...
l'amore ed un dolore chiamato uomo.
Ho carezzato la tua mano fredda e crespa,
brividi come doglie improvvise
bagnano la fronte,
un aborto di tristi pensieri
serrati sulle labbra
si liberano come un vulcano
esplodendo rabbia.
Ho visto le tue ali tarpate
precipitare nel baratro,
in un fiume di lacrime,
attutire il colpo,
toccare il fondo
per poi riemergere librandoti nell'aria,
ti sorreggerò con forza, con umili parole,
non si sgretoleranno come calce
saranno salde come orme di cemento
sulla terra ferma.
Sarò per te acqua di fonte
fresca e limpida,
la pietra di marmo su cui posare
il tuo sudario...
raccoglierò le tue lacrime, il tuo dolore
"trasformandoli in un mare d'azzurro".