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Vagabondo
Su un'altura vagavo
solitario ed errabondo
cuore limpido e quieto
ed animo vagabondo.
Volsi lo sguardo e lieto
un'aurora d'avorio
osservai meditabondo,
nostalgico e serio.
Una brezza mi sfiorò,
penetrò nel profondo.
Guardando l'aurora,
mi lasciai accarezzare.
Ora nel vento sospeso
mi perdo e mi confondo
e conosco arreso
quella quiete del mondo
che culla il mio animo
errante e vagabondo.
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0 recensioni:
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- Profonda, intensa di significati metafisici è la tua poesia.
Il tuo io, libero dai legami della materia, spazia in un cielo di libertà che rende possibile ricevere "la carezza dell'aurora".
Con viva partecipazione emotiva e poetica ti saluto con empatia. Rosarita
- ottima, a mio avviso, l'ultima strofa.
l'oscillazione del sentimento, tra i moti e gli arresti suggeriti dalle parole, si fa dolcemente sentire...
- bella e inspirata, in rima sarebbe stata perfetta. comunque bravo
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