Ciò che lei è per me
per Lei io ero
vorrei perciò donarle
lo stesso dono
che alla mia dipartita il suo cuore sia sereno
come fu il mio alla Sua
in quell'altra vita
Osare nei piani algebrici
del tempo
rovinare ore e ore al tedio
d'oro
sbriciolare impasti restando in volo
mettere un piede innanzi all'altro
su quel suolo
Percepirebbe forse
l'unghia di maga
ne sentirebbe freddo il fiato in gola
la guarderebbe fiera cercando gli occhi
l'accecherebbe poi col suo sorriso
le darebbe il nome che io le ho dato
tenendola per mano
senza toccarla invano
Se solo quell'Amore
non m'avesse fatta
di nervi e sangue e
danze di fiammella
corroderei il mio spirito in metallo
sciogliendone le fibre
in uno schiocco
versandole nel bacino
più vicino
le avrei donate al fosso
pellegrino
Son qui
invece
che sento i suoi passaggi
a tergere il mio cuore come vetro
donarmi trasparente Verità
che lei ancora non sa
che sono il tramite soltanto
della sua
Libertà...
l'autore laura cuppone ha riportato queste note sull'opera
Due amori unici.. ed io in mezzo... quest'onda e questa spiaggia.. ed io risacca.