Al tuo canto
scolorano
i sogni
di nebbia e madreperla.
Sacri veli proteggono
e perversi celano
umori languidi
geometrie di corpi
invasati caldi.
Per lunghe vene
malinconiche vuote
trascorre il passato
e straziato si mostra
eterno il rimpianto.
Un tulipano rossodorato
ciondola nel vento
e sospeso incombe
il muto verdetto
l'atroce condanna
del peccato di perdersi.
Ed è un colpo ancora
ancora un altro
l'amplesso stremato;
ma nel tuo sguardo cobalto
brilla infinita l'alba.