Lungo scoscesi pendii,
accompagnato dalla mia vacillante ombra
grondante di stille salate, mi inerpicai.
Senza certezze nel cuore
mai una voce udii,
mai un conforto per il dolore,
mai un'anima simile alla mia vidi;
un'anima che mi sorreggesse
lungo il faticoso cammino.
Più alla vetta
mi accingevo ad arrivare
più in basso mi ritrovavo,
rotolando tra ingiallite paure,
paure ben nascoste e mai dimenticate.
Ad ogni passo
il sole beffardo mi sorrideva
e il respiro appesantiva
ed io aspettavo la luna ansimando
e credendola l'unica a me vicino.
O cara luna
anche tu ridi divertita
facendomi inciampare tra i tuoi raggi,
raggi che diventano ombre
che evito a fatica tra sassi neri
e vecchi bastoni incatramati.
Giorno e notte
perchè impedite alla mia anima
di cercare altre certezze?
Dovrei forse accontentarmi
di questa vita tranquilla?
Dovrei forse scansare i problemi?
No
per il mio vivo spirito
sarebbe un'esistenza piatta,
troppo monotona e scialba.
Non posso restare inerme,
non posso accettare la monotonia
mai recisa dell'umanità!
Lotterò solo contro il dolore,
solo contro le menzogne,
solo contro il giorno e contro la notte
che ancora mi accompagneranno
ossigenando le mie angoscie;
solo contro la luce e il buio
che cercheranno di abbattermi.
Ma loro non sanno
quanto è dura la mia anima,
non sanno quanto è arduo contrastare la mia calma!