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Rivendico sempre la mia appartenenza!

La mia parte dicono
sia finita ai piedi di un muro.
Dicono sia morta di vecchiaia
dopo vita nefanda.
Dicono
che la storia ne abbia pagato il prezzo
e solo il ricordo sia nefasto.

Eppure io la sento qui.
La sento ogni giorno con me
nell'onestà del mio governarmi
comportandomi bene
in principi rispettosi del prossimo
nel mio quotidiano rispetto
di chi rispetta.

Qualcuno sorride se ne parlo.
Qualcuno ammutolisce a volte.
Ai pochi che s'illuminano gli occhi
forse ricordo il padre.
Ma io ho una parte a cui credere
e spesso ci penso.

E voi, decisi e risoluti?
Pronti a buttare a mare chiunque.
Pronti a votare l'uno qualunque.
Pronti a non morir per nessuno
senza un credo o una bandiera
proprio voi, ditemi...
voi... proprio voi, s¡...
voi che vi girate sempre dall'altra parte
per riscoprirvi sempre
eternamente soli...

a voi realmente,
cosa è rimasto?

 

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7 commenti:

  • Anonimo il 11/09/2010 12:33
    La diversità delle persone contribuiscono a farci capire come sono realmente il sopravivere un vuoto interiore che ti lascia nel tuo stato di essere.
  • Anonimo il 01/09/2010 09:21
    la domanda finale mi pare che riassuma bene il vuoto esistenziale in cui sopravvive questo nostro paese disgraziato. bravo come al solito, fabio
  • Anonimo il 22/08/2010 10:51
    Bella poesia da grande guerriero. Sentimentale e composto. È la tua firma.
  • Maria Rosa Cugudda il 11/07/2010 12:29
    opera molto attuale e valida;apprezzata.
  • laura marchetti il 10/07/2010 23:14
    bellissima riflessione... ti scopro diverso, e molto sensibile
  • Manuela Magi il 10/07/2010 17:39
    Bella riflessione.
    In primis... il rispetto naturalmente, per noi stessi. La consapevolezza che l'onestà paga molto più di altre cose.
  • Aedo il 09/07/2010 23:56
    La tua poesia, Fabio, la condivido in pieno: oggi viviamo in una società dove dominano le mascherate e i camuffamenti; pochi hanno voglia di mettersi in gioco, di esprimere chiaramente la propria posizione, di essere se stessi. E gli ideali cosa sono? Inutili utopie... Cosa rimane a chi la pensa in questo modo? Solo il nulla.
    Bravissimo!
    Ignazio

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