Uno sguardo
lungo i miei sorrisi,
le tue parole
dolci e romantiche
riscaldate dalla tua voce
mi fanno sentire
sempre più
sicura e protetta
nel mondo perfetto
d'un re eletto.
Scivola sicuro
quel "sì" celebrato
e il dono delle creature
sono la corona
per il mio re.
Sembra ieri...
ma dove sei? Dov'ero?
Sembrava il regno
della felice libertà
ed invece
è una dittatura d'anima
che mi ricorda
a schiaffi
e parole taglienti
che sono la tua gioia.
I solchi sulla mia pelle
li lavo con la speranza
e vado avanti.
Ti prendi
anche un altro figlio
e le mie lacrime
le nascondo con quelle di madre.
Ma non ti basta più
il mio corpo e l'anima
per i tuoi rituali,
sfiori le mie ancore...
Ora basta...
è rivoluzione!
l'autore Donato Delfin8 ha riportato queste note sull'opera
Scritta per un concorso letterario dal tema "violenza sulle donne".
Non posso minimamente immaginare come si senta una donna in tale situazione
ma ho cercato solo di darle la mia voce.