Contorni opachi.
A volte il sole nasce stanco
certe mattine,
mentre cammini tra
l'erba alta,
di un Eden tra le ciglia.
Ti bagni le caviglie
con l'umida goccia di rugiada
che rotola piano,
al centro di una foglia rovesciata.
Sono i risvegli di una notte breve
dopo l'insonnia che cattura i sogni
e ad occhi aperti si perdono sui giorni.
Assomigliano al sole
le malinconie fatte parole.
Verrà la sera poi
con passo lento sulle ore
appoggiate al muro
-che separa-
l'infinito abbraccio vero,
con l'intenso eco di un pensiero.
Sarò ancora lì,
vicino a quello scoglio solitario
a bere la tua aurora
con l' anima sommersa dalla spuma.