Succube di un dio maligno
Colpito da crudeli metafore
Che dipingono il mio mondo
Come un mito da raggiungere.
Non voglio soccombere al suo cospetto
Ho voglia di gridare la mia libertà
Ho voglia di raccogliere seguaci
Per cantare liberamente in coro.
Allontanare le paure
Per un domani ormai incerto
Per affrontare con dignità
Il tempo che mi rimane.