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Il cardellino del cuore
Sopra la risvolta e l'aizzo, guardandosi nel colle
A pini e betulle il sogno s'interna
E gir che di tutto par il colorir molle.
Di vestito però il fervido, che è e par il volatile idillico
Della canzone che è grande il portento
ma di veder diverse le situazioni in bilico.
Cardellino, cardellino del cuor che per tanto quale lo sguardo immane
L'emblema che diviene il centro, il parere delle sognate
E il globo tutt'altro, veder le stelle sane.
Come par il salino delle rive e il vento sbatter contro la scuoia dei sassi
Mentre in dì la si vive, per quanto cardellino c'è e si dice l'amor vivo
E gli occhi di una fata affondare nell'immenso scoglio dell'io, i miei passi.
Nel crine d'una luna che sovviene perché il dì finisce
Allora il colle e la spiaggia vanno a dimenarsi
Perché d'entrambi il cuor impazzisce.
Eh poi la foga venir sempre attizzar nel cuor
Vicino alla man scalpitare
E il vicino corpo della funesta anima, la salsa del traballante umor.
Cardellino, cardellino del cuor che per tanto quale lo sguardo immane
L'emblema che diventa il centro, il parere delle sognate
E il globo tutt'altro, veder le stelle sane.
L'ora che su' in cavaliere fa il tetro ammantato,
quasi par credente tutta la calca del segregato
l'or del tordo in colle boscaiolo inclinato.
Tutti sembrano a ' posti di quadri bei,
ma questo come la brinata sotto l'organo duttile
nella torrida stagione in sera d'un paese in boscaglia e mar miei.
Ecco il toccarsi come dilemma, par sacro
Comparir il Cavaliere italiano, la nuova novella
Che di in fresca si fa la lancinante e il stanar magro.
Cardellino, cardellino del cuor che per tanto quale lo sguardo immane
L'emblema che diventa il centro, il parere delle sognate
E il globo tutt'altro, veder le stelle sane.
Impensato muore, è il labbro ch'appeso intriso s'intende
E se quel cuor annega la fata
D'esso il fato l'ha voluto, il cuor mio si tende.
Il paventar del suon delle squille e i nidi che s'affittano
E in tutto il gioco dardeggiare, il silenzio nei mutar che t'impetrano
Che quando il cuor quasi la s'è addolcito in tralci lontano
E di in notte finir la trama, per io non voglio far così di in vezzosa mano.
Tardi il divenga dormirti sopra una piana
Che di in fatto restio il pensiero, l'io
Che dilegua andar d'in fronte a spazi interminabili
Come se dirotta il cuor qual sana.
Cardellino, cardellino del cuor che per tanto quale lo sguardo immane
L'emblema che diventa il centro, il parere delle sognate
E il globo tutt'altro, veder le stelle sane.
Umana la corsa d'un restar così ameno medesimo
Il flutto e la pianta sul dir che protende
Il fato lo è responsabile dell'amato dell'amor battesimo .
Quasi il soffio portar l'anima, in settima l'assassino
Chi fu questo che inviò il volatile?
Qual sia e sia il tenue, sventola la foglia di pino.
Il nord del globo nostro è dell'intrisa la spiaggia della morte,
il declino par la salsa e l'Orsa maggiore temeraria infante
dell'Odissea infinita della costrutta sorte.
Cardellino, cardellino del cuor che per tanto quale lo sguardo immane
L'emblema che diventa il centro, il parere delle sognate
E il globo tutt'altro, veder le stelle sane.
Di in tanto vien corso il sepolcro delle dee
Divenir loro la lira inscritta
E 'l poeta in me che spira il sapor delle maree.
Scrutar nella terra del vortice,
in dì la protesta per l'allontanarsi e il cuor
presto s'intensa al dolor prestato
perché utopia è , in vero regale l'altro corvo del platonico amor.
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