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Passato futuro

Come velo d'ombre, fluttuando nell'aria colma di tediosi pensieri,
il tuo ricordo, di quando in quando mi sfiora il viso.
Fredda carezza che di vuoto colmi i miei istanti,
pallida, cadaverica, eterea madre dei rimpianti,
dimmi come posso sfuggire al passato quando il mio domani è vuoto.

Tingi il mio animo dei colori dell'autunno quando fuori è primavera,
quando la natura di frutti e chiome fa sfoggio regale,
nell'animo, mi spoglio d'ogni sentimento.

Se osservo al mio fianco, privo d'appoggi e abbracci,
di baci amorevoli e affettuose attenzioni,
di maliziose occhiate e rassicuranti silenzi,
come può non riflettere in quel vuoto specchio l'opprimente passato?

Come fumo ogni pensiero è dissipato,
Nel firmamento nessun futuro è scritto,
nessun nodo nella tela delle Norne,
solo un fragile filo di cotone.

Sorridimi fredda signora, poiché io sorriderò,
abbracciami severa padrona, poiché io t'abbraccerò.
E in quel punto, dove passato e futuro vorticando si fondono,
per un eterno istante, sarò immortale.

 

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4 commenti:

  • marcella vitelli il 15/09/2010 10:25
    Molto bella Giovanni, intensa. A presto rileggerti, Marcella
  • Giovanni Carrieri il 16/07/2010 00:05
    molte grazie, ad entrambi.
  • Anonimo il 15/07/2010 19:30
    Ottimi versi! Intensa e letta con piacere!
    Bello anche lo stile!


    A. R. G
  • loretta margherita citarei il 15/07/2010 16:13
    la moglie di lot, per guardare indietro divenne di sale, il futuro è un'incognita, vivi il giorno e del giorno l'attimo, da molto faccio così, bei versi

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