E poi quella sabbia bollente
si trasformava in pista da biglie,
mentre la mano della fantasia
costruiva guglie e castelli
sulla battigia,
rincorrevamo i sogni
e ci fermavamo ad ascoltare
la voce del mare
ed il fischio del treno
che correva sulla spiaggia,
per andare lontano,
contavamo i vagoni e intanto sognavamo.
Poi con i piedi che sfioravano
quel fiume di lava bollente,
rincorrevamo le onde,
fino al trampolino.
Era un brivido iniziale
il tuffo e poi diventava
un abbraccio tiepido
ed una sfida immergersi
in apnea fino ai fondali sabbiosi
e poi tornare su,
senza più fiato.
Il tempo di un tuffo nel mare
della vita,
il tempo di un'estate,
esplode all'improvviso
e poi ti trovi a rincorrerla
quando ti accorgi
che è finita.