il mio cuore
lo vedo ora
come quella metà
di limone spremuto
sopra il lavello,
privo del succo,
rifiuto organico
inanimato, sarà
buttato via.
Volendo
ancora spremerlo,
non uscirebbe più goccia.
Tu, che chiamavo amore,
ne hai succhiato tutta
l'essenza,
lasciando a me l'acido
amaro della buccia
aggrinzita, il tuo ricordo.
Ogni amore lascia una traccia,
fiori o bucce di limone,
a seconda di ciò che si è dato
e ricevuto.
Nella forza della ragione,
guardo avanti,
tu, fratello di Narciso,
meriti solo l'oblio.
Mai sarò ,
la povera Eco,
che per amor perduto
si mutò in sasso