"Tu... tu..." sempre liberi, occupati
in quel groviglio fili disperati
son serpenti di voci fantasma,
strisciano col veleno del marasma.
Vite vuote, vite filettate
vite sole
nel cervello trapanate.
Impulsi ma... lati appuntiti
lì a domandarsi
perchè la vita non s'avviti.
Emicranie fuori di testa
a fissare pensieri afflitti
sui soffitti dell'esistenza
ad afferrare gocce di pazienza.