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Ode al telefono

In nome della privacy,
accantonato,
sei l'aggressore
e non l'umile mezzo
che accorcia le distanze
rispondendo
ai richiami del cuore.

Si segue la tendenza
per la quale
tu violi con lo squillo
in ogni luogo,
l'altrui serenità.

C'è tanta aridità,
ma non s'ammette
che il male
sta nell'essere
introversi.

Dov'è l'Italiano
di un tempo che sapeva
che il telefono
serve per parlare,
non certo per giocare
con la tastiera.

Fin dai primordi,
il saggio l'ha saputo:
basta il buon senso
per poter capire
che prima si vagisce,
poi si parla
ed infine,
si scrive.

 

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6 commenti:

  • Anonimo il 19/07/2010 20:41

    Bellissima
  • giuliano paolini il 19/07/2010 18:18
    non credo sia male essere introverso
    il brutto delle cose è diventare quel che non siamo e non potremo mai essere
    è che il giudicare uccide la diversità e gli atteggiamenti di chi non dispone di caratteri decisi finiscono per somigliare troppo alla pazzia
    pazzia è cercare di essere panettiere usando martello e cazzuola
  • Giuseppina Iannello il 19/07/2010 18:02
    Grazie, Giacomo, per i Tuoi commenti.
  • Giacomo Scimonelli il 19/07/2010 17:32
    veramente simpatica... brava
  • Danilo Carli Stranich il 19/07/2010 16:37
    bufalino sul telefono scrisse una bellissima poesia :

    "Chi me l'avesse detto
    che un giorno avrei amato dei numeri
    su una tastiera di plastica:
    otto, uno, quattro, zero, uno, due, cinque...
    cifre e sillabe arcane
    d'un sesamo che m'apre la tua voce... "

    erano ben altre persone, ben altri tempi...
  • Anonimo il 19/07/2010 16:36
    ode a te per questa bellissima poesia... bravissima

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