Sono le ore 23. 00 di un'afosa notte d'estate,
non riesco a dormire, in casa si soffoca ed un pensiero mi devasta l'anima.
Scendo un po per strada, forse quattro passi mi faranno bene.
Mi siedo sul bordo di una fontana,
d'improvviso si alza una leggera brezza che
attraversa la fonte e porta con se alcune gocce d'acqua che,
fermatesi sul mio viso si fondono alle lacrime.
Ad un tratto un ospite di quel bordo vasca si avvicina
mi vede piangere, lascia sul bordo bagnato una foglia d'acero a mò
di fazzoletto ed inizia a conferire con me:
"Perchè piangi, cosa ti turba straniero.
Non vedi che bel cielo pieno di stelle c'è questa notte?"
Con gli occhi lucidi e le lacrime che continuavano a scendere
gli rispondo:
"Lo vedo, lo vedo ma questo cielo stellato mi è nemico,
in questo momento vorrei essere un altra persona
in un luogo lontano da qui.
Vedi caro amico, questa persona è molto fortunata perchè
pur rimanendo a letto al buio,
è illuminato dalla stella più luminosa e bella
che si possa mai desiderare."
Lui, ingenuamente mi chiede ancora:
"Scusa ma se è al buio, come fa ad essere illuminato da questa stella?"
Io con fare rassegnato:
"Quella stella è al suo fianco invece di essere al mio."