Anche oggi non mi conosco.
Anche oggi
vorrei leggermi nelle menti
che mi respirano intorno.
Vorrei restare
pochi attimi nei pensieri
delle persone che mi circondano,
che mi osservano,
ridendo e giudicandomi.
Vorrei vivere
guardandomi da fuori
ma veloce ed impetuosa
nasce la paura, prende forma,
mi avvolge e stringe il cuore.
La paura di non amarmi,
di non trovare più parole,
la paura di aver sbagliato tragitto,
la paura di odiarmi,
la paura di far soffrire
chi mi ama
ma è costretto a mentire.
E così mesto
ripongo al riparo
i miei strani pensieri,
accatasto in un angolo buio del cuore
contorte domande,
domande che nel silenzio improvviso
rivivranno riemergendo,
e nutriranno nuovamente
l'immancabile paura.
Paura che nella nebbia notturna
riprenderà forma e colore,
la paura di non sapere mai nulla,
la paura di dover vivere per sempre nel dolore.