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A che serve Venezia?

Strano amore il nostro:
si nutre col silenzio,
da esso s'alimenta
e cresce.
Se non ti sento, temo
e ancor di più ti amo.

Forse che la prova è superata e non ci siamo accorti?
Coriandoli, sorrisi e volti smascherati, nel nostro Carnevale.
I giorni grassi mai si videro.
Un giorno di Settembre e la Domenica l'addio!

Venezia sconosciuta
mai saprai del tumulto nel mio cuore.
Mi vendesti un fondo di bottiglia
di te più non mi fido.

Ora, città curiosa,
nulla ti dirò di lei!
Domani forse verremo,
le mani tra le mani
ai tuoi sospiri indifferenti
e le gondole tirate a secco.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 21/07/2010 22:21
    Bellissima
  • Giacomo Scimonelli il 21/07/2010 18:09
    Venezia serve... come ti è servita da ispirazione x questa bella poesia... complimenti

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