Scivolata è la notte al di là del mondo
cupida amante di un cielo muto e vagabondo.
Fumo e nebbia si contorcono per le vie
bramando l'incontro con ignare eutanasie.
Odi voci, stridule e vivaci, di corrotte damigelle
ferite dai corsetti e di mestiere sorelle.
Riluce nel buio l'argento perfetto..
affogando nello smeraldo il triste tormento,
lacrime di giada lo zucchero stilla
torbide e languide nel cristallo che brilla.
Danza la fata dalle tremule ali
silfide eterea dai tratti sensuali,
parla sommessa all'anima spenta
suggendole a gocce la vita affranta.
Percepisci l'abbandono bruciante ma glaciale
dei sensi inquieti allo spirito lunare,
che affonda le sue unghie nel petto pesante
per divorarlo in fretta e farne il suo amante.
Sogna dolce spirto la tua coppa ripiena
e concedi il sonno eterno alla fata oscena,
ella ti donerà una pace soffocata
dal bacio mortale, che nel tuo cuore rimbomba,
trascinandoti seco nella sua liquida tomba.