Oggi,
insidiate da sabbie mobili
di rimpianti
traballano
le fondamenta di mia casa
e precipito in buche di perché
e impaurita annaspo.
Ma ecco un raggio di luce
mi raggiunge trepido, deciso,
bruciando putridume di ferita.
Riparto
con scarpe chiodate di fatica,
e finalmente arrivo
in nuovo cantiere
di mia storia.
Con forza di preghiera
acquisto purificato sguardo.
Ora vedo mattoni colorati
di speranza
e svelta li accatasto
legandoli con malta di perdono.
Vi unisco cemento di fraternità
e così rafforzo
le fondamenta di mia casa
che riluce di giovinezza ritrovata.