Se d'Amore autentico t'amassi,
come ossessionata le mie parole
giorno e notte ripeteresti,
all'alba poi, un raggio ti coglierebbe,
e nuove parole aggiungerei a
farti rinverdire il cuore.
La ricchezza e la posizione, ben
povera cosa ti sembreranno,
quando con l'anima colma
di gioia, il timbro della mia voce udrai,
con gli occhi lucidi e le gambe frementi
per le vie della Galilea correresti
a chiamar le amiche tue: Anna,
Maria di Màgdala, Giovanna, Maria di Giacomo,
per ciascuna, una veste darò loro,
ricamata con i fili della dolcezza,
della dignità e del rispetto.
Se d'amore autentico t'amassi,
come per Anna, la tua emorragia fermerei,
dalla morte ti sveglierei come feci per la figlia di Giairo,
e se qualcuno volesse per infedeltà condannarti,
io non lo permetterei.
Oh! Matto, selvaggio, amore mio tenero,
ungi pure il mio capo di essenze rare,
bagna i miei piedi con le lacrime della colpa,
e col prezioso perdono, il cuor tuo solleverò.