In questa notte,
nel divagar insonne
l'anima mia intercede
ad interrogar la sorte.
Dormir non puote
per conciliar l'estro,
regolar a suon di note deve mesto
l'amorose opere del suo maestro.
Dalla vita mia futura
vorrei certo sempre e bene,
ma giacche' non vi e' in natura
vorrei ben conoscerne il seme.
Questo mondo di fulmini e lampi
ci rende tutti un po' ingombranti;
e se la guerra divide in tanti
A MORIR SON SEMPRE I SANTI!