Ricordi?
Le nostre corse con le bici,
su fino a quel cielo,
catturavamo le stelle
e le stringevamo al cuore.
Noi due, inseparabili
come la pelle, come il respiro,
come un'emozione che fa battere
il cuore.
Salivamo dentro ad un sogno
arrampicandoci con la fantasia,
ci avvolgevamo nel vento,
momento fugace,
la scia impercettibile
che lascia la stella che cade.
Nel mio, nel tuo cielo,
i desideri sono come il vento
rapiscono la mente,
accarezzando il tempo.
Dentro il suo vortice
ripercorriamo strade già battute,
mentre la notte profuma di noi,
spandendo le note nel cielo
del nostro universo.
Abbiamo amato,
lontani, abbiamo preso
a schiaffi a pugni la vita,
abbiamo incassato sconfitte,
accarezzato vittorie,
come allora quel sogno.
Ed ancora qui, per un momento vicini,
a ritagliare
il contorno di una stella,
un piccolo spazio, all'ombra
di quel cielo,
come un suono di campanelli...
Il telefono,
ci riporta alla realtà.