Grappoli di rondini
muoiono alla mia vista,
alla mia vita.
Non li seguirà più il mio sguardo di
prigioniero,
mentre audaci
vanno incontro al sole.
A breve saranno di un altro cielo
e di altri sguardi.
Io,
da qui,
continuo a confondere:
ciò che esiste con ciò che vedo,
ciò che muore con ciò che migra,
per questo piangerò la loro partenza.