Non so perchè meritai questo dono,
ricordo ero piccola e ancora
non mi accorgevo,
ma già ti respiravo.
Complicità,
ci ha sempre unito,
nei momenti belli,
sapevo che tu eri lì, con me
quando mi difendevi
e arrivavi col tuo impeto
e facevi fuggire la paura.
Le nostre risate in quei pomeriggi
di sole, a rincorrere la fantasia
che aveva i capelli di vento
e lo sguardo sicuro,
correva veloce e non temeva il futuro.
Nascosto dietro l'angolo
con i suoi chiari e scuri colori,
che condivisi con te,
sono un mazzo di fiori.
Mi hai caricata in spalla,
giocavamo a cavallo e tu
eri più forte di me e lo sei ancora,
siamo sempre rimaste
le stesse, di allora.
E quando il vento freddo della morte
ha soffiato via i nostri aquiloni,
ci siamo ritrovate strette,
dentro uno scudo e allora ho capito,
già lo sapevo che un dono
più grande non c'è.
Ho scalato le vette per raggiungere,
la felicità,
poi ti volti e lei è già qua,
è la cosa più bella,
ha gli occhi
di mia sorella.