Due agosto 1980
ore 10:23,
gente indaffarata
con valige e borse,
bambini vivaci
attaccati
alle gonne
delle mamme
o ai calzoni
dei padri
per prender posto
sui treni in sosta
alla Stazione Centrale
di Bologna.
Ore 10:24,
la scena è la stessa,
solo un bambino
cadendo
con il gelatino
piange,
ma è subito
acchetato
dalla mano sicura
del padre.
Ore 10:25,
un boato terribile
squarcia l' aria,
donne, bambini,
uomini e cose
si trovano
in un caos
indescrivibile;
quando la cosa
si placa un po',
si contano
morti e feriti,
sono tanti,
ma non sono
solo numeri.
Oggi 2 agosto 2010
li ricordiamo
come ognuno di noi può,
magari chi
impossibilitato è
sul posto della strage,
che non ha un perché,
di persona
recarsi,
almeno
osservi
un paio di minuti
di silenzio,
in onore di quelle inutili
VITTIME,
per mano
di chi
la vita
disprezza.