Ragazzo spavaldo
marinaio impavido
oh, quanto mi manca
il tuo sguardo limpido.
Giovanotto biondo
amico tanto amato
ti ricordo oggi, così,
com'eri quando
T'agitavi quaggiù,
su questo tristo mondo.
Tutto era difficile
tutto oggi è ancor più duro...
Ma nel tuo petto, lo sappiamo
batteva un cuore puro.
Eh, come ben pungeva,
la tua sagace ironia!
Ahi, come feriva nel profondo
la tua crudele arguzia.
Ma mai l'averti accanto
recavaci mestizia.
Ogni tua sferzata
ti veniva perdonata.
Ma noi meschini, mai ci avvedemmo che, nel tempo,
la vita, le amarezze, l'anima t'avean a poco a poco stritolata.
Oh dove sei volato, angelo irrequieto?
Di certo tra le braccia del Padre Tuo Celeste
chè sempre animo nobile
celavi sotto veste!
Forte, allegro, aspro, irriverente...
per quanta gioia hai donato, a noialtri in questo inferno
ora il tuo spirito leggero
brillera in eterno.
l'autore andrea Di Lazzaro ha riportato queste note sull'opera
In memoria di Daniele Romagnoli, che ho amato come un fratello. Abbiamo lavorato insieme per mare, insieme abbiamo gioito e sofferto; ci siamo azzannati, abbandonati e poi ritrovati. Ti rincontrerò...