Che triste la notte ballare da sola,
trovare soltanto un lume nel vuoto,
appender la vita nel fetido armadio,
delusa stracciata e gettata sulla strada.
C'eran giorni d'amore, di profumi e di viole.
Di sassi lanciati, di grida e di baci.
C'eran giorni di luce, di corpi avvinghiati,
c'eran giorni passati e mai più tornati.
È triste ballare da soli e vivere nel ricordo dei giorni belli. Capita anche a me... eppure forse bisogna andare oltre, per aprire nuovi orizzonti. Bella poesia!
Ignazio
Anonimo il 02/08/2010 22:33
"Quando l'amore uccide" ... altro tra mille altri titoli possibili.
Bellissima nel suo dolore Ara.
Ciao, B. Roses.
nostalgia x quello che non c'è più... per un amore che adesso nei ricordi si riaccende regalando sempre sensazioni... anche se sono sensazioni di dolore
la nostalgia... canaglia che ci prende sempre quando meno ce l'aspettiamo... ti abbraccio
Anonimo il 02/08/2010 16:04
Tema reale che forse rientra nella consapevolezza che non si è più ventenni. Molto piacevole la stesura. Credo comunque in un evoluzione del rapporto coi sentimenti d'amore con l'età...