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Il vagabondo

Vivo la vita come un mare in burrasca
Con me ho poche note ed un fiore in tasca
Sotto il blu del cielo dormo sereno
Perché la vita in fondo non è veleno

Un'amica sincera a cui batte un cuore
Un po' di pane e un po' di allegro umore
Passeggiare a piedi nudi sulla sabbia
lasciando correre al vento la rabbia

Tra le stelle che cullano questa notte piena
E un brivido che mi scorre per la schiena
Vivo i pochi momenti di ogni giorno
Nell'indifferenza di chi mi sta intorno

 

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5 commenti:

  • Gè Marcia il 03/08/2010 10:22
    Grazie mi fa davvero piacere che vi piaccia
  • Anonimo il 02/08/2010 22:23
    l'indifferenza altro non è che la vita altrui e prendo questo concetto (anche se magari non era tua intenzione esprimerlo), come un fatto che in realtà arricchisce le nostre vite perchè se lo sappiamo cogliere nella sua essenza, ci rende parte dell'umanità.
    Chiusa la disgressione, e colgo i tuoi versi"la vita in fondo non è veleno" e "lasciando correre al vento la rabbia"come una consapevolezza più profonda di quanto appaia.
    Complimenti!
  • Giacomo Scimonelli il 02/08/2010 22:22
    ... nell'indifferenza di chi mi sta intorno... bravissimo... veramente bella
  • Laura cuoricino il 02/08/2010 22:01
    Significativamente bella e vera! Ma con l'entusiasmo di un giovane, i buoni principi nell'anima vai avanti ed intraprendi la tua vita, vagabondo poeta bravissimo!!! Ciao. Cuoricino.
  • laura marchetti il 02/08/2010 21:34
    molto vera, come l'indifferenza di chi ti passa accanto

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