Vento che spiri
diradando la nebbia
e lambisci le orecchie
d'un sordo assonnato.
Aria che crei
turbini e polvere
portando con te
echi lontani.
Dolori e lamenti
di povera gente
ammassata in aridi
campi di morte.
Sferza con rabbia
la mia opulenza
e graffia violento
la mia cecità.
Squarcia il mio cuore
prelevane il sangue
e riporta lontano
le gocce rossastre.
Donami col pianto
la voglia d'azione
e l'intensità dell'urlo
che squarci le tenebre.
Spingimi in alto
con mille bombe,
che possa distruggere
la mia infame società..!!