Io sono foglia,
che ogni vento può strappare dal ramo,
ma ogni cellula dei miei tessuti,
ogni atomo che compone la mia fragile struttura,
si stringe caparbiamente al ramo.
Io sono il ramo,
il mio esile corpo trema all'apparire di nubi all'orizzonte,
temo per me stesso e per le foglie che su di me fanno affidamento,
allora plasticamente mi piego alla tormenta, così non offrirò contrasto.
Ma soprattutto confiderò nel tronco che sostiene me e i miei fratelli.
Io sono il tronco,
non svetto superbo, non ho smanie di altezza e di possanza,
ma sono pago della sicurezza che offro a chi mi fa corona.
Sono grato alle radici che, sprofondando nella grassa terra,
mi danno sostentamento, ed io non avvizzisco.
Io sono la radice,
porto vita a tronco, rami e foglie,
ma a che servirebbe il mio allungarmi
per suggere la linfa da nostra Madre Terra,
se le foglie si disperdessero all'alitare di Turbo, senza opporre resistenza?
Se i rami si spezzassero nel folle tentativo di gareggiare col Vento?
Se il tronco ormai ridotto a rinsecchito scheletro fosse abbattuto dalla Scure?