Vorrei caricarti in spalla,
pettinare i tuoi capelli
legare i tuoi dolori,
vorrei sul tuo viso solo sorrisi,
ma questa è la vita
si nasce piangendo,
sempre in attesa di un giorno di sole.
Vorrei darti consigli,
ma tu non mi ascolti,
se potessi i dispiaceri li
prenderei tutti per me,
per lasciarti solo la leggerezza
di una corsa in mezzo al grano,
come quando piccina mi tenevi la mano.
E oggi che ti vedo delusa
posso solo dirti questo
fatti coraggio, vedrai, tornerai
a ridere di ieri
e quello che oggi ti fa soffrire
domani ti farà gioire,
la pianta che cresce conosce anche
gli inverni e le burrasche,
ma vive e si rinforza sperando
in una nuova primavera.
Piccina mia,
non sono una mamma modello,
sono una quercia che ha vissuto molti inverni
ma ne vado fiera.