Riacquisto
le perdute energie,
liberandomi dal doloroso
torpore,
quel luttuoso pensare,
conseguenza della fine di un amore,
che di nero tinge
il giorno ed affossa la mente.
Rinascendo, in alba chiara,
si frantuma il ricordo di te,
che tanto amai,
volano nel vento dell'oblio
i mille pezzi delle tue foto.
Che senso ha ricordare
un amore bugiardo?
Vedo ora
la trasparente realtà,
spezzato il filo
che marionetta mi rendeva
nel tuo perverso gioco,
non invidio certo lei,
che a me ti ha strappato,
la considero come
una benedizione,
provvidenza divina.
Che ti sopporti lei,
che beva lei quella poltiglia
di ribes rosso,
che tu chiami amore,
che fai apparir dolce,
ma che presto si muta
in acido succo,
che ti sopporti lei
fino a quanto
scoprirà
che il diamante
non è altro
che un fondo di bottiglia.
Tu sei un uomo
che nulla vali,
dicevi di saper amare,
ma ami solo te stesso,
un arlecchino con mille maschere
ed il naso di Pinocchio.
Spero che, un giorno,
per il tuo bene
e per chi ti sarà accanto,
cessi tu d'esser vile,
che possa,
riguardarti allo specchio
come un vero uomo,
in quella dignità
che ora miseramente,
hai perduto.