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Un colloquio mattiniero

Spesso
per lo core
acchetar,
la mente
a ritroso
nel tempo
ci porta.
Ma stamane
un bel presente
vissuto ho,
come ospiti
uno stormo
di passerotti
avendo
sul davanzale
della finestra mia.
L' impressione
avuto ho
di sentirli
parlare.
- Abita qui
quel poeta
un po' stralunato
in quanto medievalista
e d' antico lignaggio,
pur sforzandosi ora
un italiano corretto
di scrivere;
ma amico nostro
è,
peccato
che usignoli
non siamo
per dedicargli
un canto
di riconoscenza.
E così dicendo
alcuni di loro,
gli altri
la testolina mossero
assentando.
- Grazie lo stesso
e siate i benvenuti
nella modesta
dimora mia
passerotti
fratelli miei.
Non so
se a bassa voce
o a tono alto
risposi
così io.

 

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5 commenti:

  • Anonimo il 11/08/2010 11:17
    Di riconoscenza è il canto per uno stralunato poeta che tanto vorrei per amico.
  • tania rybak il 10/08/2010 23:57
    tu sei sempre speciale, sia quando scrivi in dialetto, medievale o in italiano coretto, grande cavaliere della poesia, complimenti
  • Giacomo Scimonelli il 10/08/2010 02:43
    bravo... ennesima tua opera che apprezzo molto nella sua originalità...
  • Anonimo il 09/08/2010 19:08
    Bellissima! Mi è parso di vederti nella mia immaginazione!


    A. R. G
  • Anonimo il 09/08/2010 14:18
    Che particolare Come i passerotti, anch'io adoro le tue opere, il tuo cuore, il tuo scrivere Mi fa riflettere, sorridere e emozionare. Un abbraccio...

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