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Il fuco
Ciao fuco maschio dell'ape, ti saluto oggi che è un giorno di sole
e ti vedo fremente, in attesa di un possibile volo nuziale.
Tu sei fratello dell'ape operaia, ma non sei nato nella stessa casella,
sia per compito e sia per figura, non hai molte cose in comune con quella.
Il tuo scopo di vita è importante e nessuno ti può fare da vece,
perché se sarai forte e gagliardo, ti toccherà una regina per sposa, della
tua medesima specie.
Tu puoi entrare in ogni famiglia delle api, perché hai il comando naturale,
di scoprire ogni ape regina, pronta al volo nuziale
Quando poi lei decide di uscire dalla casa, per fare l'aereo viaggio speciale,
tutti i maschi presenti sul posto, si mettono di colpo a volare.
lei si solleva veloce nell'aria e non è cosa rara,
per i fuchi che la seguono in coda, vederli cader per stanchezza,
oppure lasciare la gara.
Lei sale sempre più in alto, finché raggiunta da pochi maschi gagliardi,
che per natural resistenza, ognuno di loro è l'eletto:
con i quali in ordine di arrivo si accoppia, come l'istinto le ha detto.
Noi non conosciamo se voi fuchi sapevate: "il ciò," di quei fatali momenti,,
che sono costati a voi tutti, che siete i più forti,
la scomoda perdita dei VOSTRI genitali valenti.
Noi non abbiamo notizia, del perché la grande madre, abbia da voi tanto voluto.
Non c'è noto pure, se il male dello strappo, sia stato dal piacer compensato.
Noi crediamo, che solo il mantidone, vi superi in sacrificio, perché
la mantidessa per rinforzare lei e, tutto quel che le han donato,,
si mangia il suo compagno, senza avvertire, ombra di peccato.
Però a voi e a noi è noto, che quella grande privazione,
che per un maschio, è di sicuro non gradita, è stato sì un forte
sacrificio, ma anche un'ampia trasmissione di vita
Infatti quell'ape che torna al suo nido, carica del vostro seme prezioso,
deporrà migliaia di uova da voi fecondate e, quindi per quel che avete,
dato e perduto, non vi è squilibrio alcuno, perché sarete unici padri di
migliaia di laboriosi insetti volanti e,
tale copiosa ed attiva figliolanza, vi ha sempre riempito di orgoglio,
tanto che non avete mai avanzato, per si delicata perdita,
nessuna particolare lagnanza.
Ora l'uomo che nel suo viver male,
ha sbilanciato ciò che la natura ha nel tempo evoluto
colto dal timor della vostra estinzione, guarda a voi
con speranza, affinché i più forti possano riadattarsi,
e continuare a vivere e dare,
quello che lui ingrato, di certo, non sa fare..
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