Depongo le armi
davanti al despota
e scuoto da nuova pelle la vecchia
voce se ne va
gradualmente:
in fondo
(ecco l'intoppo)
sai tutto
(di me)
e niente
anche la festa stanca
sotto la doccia di petali
nati da sperma
come il silenzio
più distante della pelle
non ha legge
ma cerchi ancora fra le parole
qualcosa di bello
senza senso
un cervello
nuovo di zecca
contro il martello
che batte forte
cosa forgi, bambino ribelle?
ti spacchi, capire...
e cancelli
soluzioni
a colpi di giochi
più o meno intensi
gli stralci visibili delle insenature
in incendio
solo il mare resta
la casa, le luci, la gente
osserva
svanito
in fondo
(ecco l'imbroglio)
sai tutto
(di te)
e niente