Ad assaporar la terra
e il grano del dialetto
in parole rughe che io amo
a morire su strade di nuvole,
verso la cima del mondo
poter toccare della natura l'inno,
poter nel salto la valle
toccare la felicità.
Ciao Giorgia,
tutto bene fino a quell'inversione del genitivo "della natura l'inno", che poi si ripete in "nel salto la valle" (dove per altro si rischia di confondere il complemento oggetto che dovrebbe essere la felicità.
Mi spiace fare il pignolo: i primi cinque versi sono talmente belli... perché sciuparli con certi arcaismi?
Poesia veramente suggestiva e ben curata nella forma!
Ignazio
Anonimo il 01/08/2011 23:20
Che bello ricordare con te la terra che mi ha ospitato per tre lunghi anni. Ho una grande nostalgia dell'Abruzzo e quando ci penso mi ricordo di tutti i miei amici. E ricordo anche la Valle del Salto!