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Guerra e Pace

vento, tra le larghe braccia color mogano,
fra case antiche,
in un'officina d'oriente, ai piedi del bosco.

vento sfiora, pelli di seta,
urla atroci
muti silenzi,
battito del cuore.

acqua, d'estate
canti di gioia,
il sorriso d'un fiore
fioriva;

e sono in viaggio
tra le fauci della mia mente,
sparo d'un cacciatore:
svanisce quel paesaggio incantato.

 

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4 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 13/08/2011 07:23
    Bellissima Alberto... un ritorno improvviso alla realtà..(fauci della mente)
  • Anonimo il 12/08/2010 19:26
    Bella, complimenti.
  • loretta margherita citarei il 12/08/2010 15:29
    gran bei versi, complimenti
  • francesco verducci il 12/08/2010 15:24
    Siamo sempre distratti dal mondo, basta un nonnnulla per richiamarci alla realtà; se poi è uno "sparo", allora...

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