Ti ho portato in grembo
solo per qualche mese,
poi…
la tua vita si è spezzata.
Di te non so nulla.
Non conosco il tuo volto,
i tuoi occhi,
il tuo sorriso.
Io ti ho chiamato “Martino”,
tu non mi chiamerai mai
“Mamma”.
Ho vissuto la tua dolorosa esperienza per ben due volte... poi è arrivato Simone e mi chiama mamma da 26 anni. Coraggio, ora tutto sembra impossibile, ma presto giorai anche tu. Te lo auguro di cuore.
Splendida poesia.
Anonimo il 20/03/2007 08:09
Bello il ricordo, tristissimo il pensiero, ti abbraccio
che tristezza! forse è una delle poche tristissime poesie di questo mondo.è molto bella ma la tristezza che emana questo scritto è infinita. l'ho riletta mille volte perchè sono masochista! molto molto brava!
se anche tu credi in Dio, come ho vuto modo di leggere dalle altre tue opere, non dovresti dare per scontato che lui non ti abbia mai chiamato mamma. massimo rispetto per il tuo dolore. a rileggerci.
Anche a me è capitato un evento simile al tuo e quindi posso capire la tua sofferenza. Comunque io mi sono fatta forza e so che un giorno arriverà anche per me un tenero frugoletto da coccolare e dal quale farmi chiamare mamma. La speranza esiste sempre ed è a quella speranza che ci si deve aggrappare con tutte le proprie forze nei momenti più difficili e soprattutto sapere che ci sono tante persone che ci amano. Un abbraccio.