"Ortensia, a cosa pensi?..."
Trasecolata, come se quel tempo,
non fosse mai trascorso,
mi rispose:
"A mia madre... Per sempre..."
La porta più non s'apre:
era lei sola
che mi accoglieva ed,
attraverso un filo,
mi stringeva al suo cuore:
"Non venire a trovarmi, te ne prego.
Ed esci... Qualche volta..."
Io non uscivo che per vedere lei,
ma, non sovente...
Tremavo... inutilmente...
un aiuto implorando,
da chi in casa, lei sosteneva
ancora.
Ma, ogni tanto, una visita
improvvisa, veniva sempre
a denunciar qualcosa
perché si era gelosi del legame
che ci unisce per sempre:
siamo nate
il diciassette luglio!...
Un gelido saluto nel congedo
era un insulto.
Ora, che non ci sei,
la zia Angelina, è l'unica
parente: tutti le voglion bene;
a me, nessuno...
Guardo gli oggetti, i souvenir
nell'ombra di un passato
di luce; ognuno dice:
"Il legame, è per sempre."