Mite cielo
di un candore
di nuvole vestito,
si innalza in alto
oltre l'infinito.
Nel quale soggiogano
venti estroversi,
varcati senza indugio,
trainano sospiri
che cercano un rifugio.
Che le foglie morte
da essi agguantate,
polvere e cenere sollevando,
annunciano l'arrivo
fischiettando.
E infine danzano
nei verdi prati,
che dalle testoline
di giunghiglie
vengono accompagnati.