Le tue mani,
le linee di sempre,
percorsi inestricabili e paralleli
che si snodano orizzontalmente sui palmi,
come ferite che pur superficiali
hanno lasciato tracce indelebili.
Guardo le tue mani,
come se volendo, potessi sostituire
le parti più consunte e vederti felice
per le nuove mani.
Ma se cancellassi parte delle tue mani,
esse saprebbero ancor amarmi?
E poi, se non le riconoscessi,
le getterei lontane!