Magda, ricordi l'estate proibita...
degli anni di carta incompresi dagli altri?
Uscivamo per strada con passi felpati
senza farci scoprire
come ladre convinte d'esser sole a capire.
Omonima cugina, precoce amica mia
in corse avvinghiate andavamo ridendo
quando di rosso impastato si tinse di mio
la sabbia rovente del lido a te noto.
Sui gradini sudati grondavano i tagli
affondati nel braccio da poco abbronzato.