D'amarti mi sorprendo,
come se nulla al mondo fosse
-ancor più grande-
nemmeno il sole mi riscalda, così forte,
del tuo pensiero
del tuo incarnato, del tuo respiro.
Sei l'infinito
che degrada fino al mare,
mentre gli occhi si perdono lontano
quando sorseggio quel tramonto, dietro ai monti,
pensando a te e immagino i tuoi passi.
D'amarti mi sorprendo, ogni qualvolta
-ti sfioro l'anima-
con le mie mani d'aria,
chiedendomi in silenzio se mi senti
se delicatamente io ti tocco e vivo.
Ti scriverei d'amore con l'Oceano dei versi,
per annegarti nell' Universo, quando è sera
bagnarti con la pioggia delle stelle,
argentea luce che regalo alla tua vita.