Alberi cupi
le radici divaricate
parlano silenziosi.
Proteggono il mio spirito assorto
intriso di amarezza.
Avvolgetemi in un morbido abbraccio
rinfrescate il rovente dolore
nelle tenere foglie,
induritemi come i tronchi nodosi,
privatemi di tenerezze pietose
avvelenano la mia linfa.
Nello specchio opaco
un vecchio clown
sorride maligno.