Cerco di risponderti come meglio posso:
L'ira implacabile è una metafora.
Come il mare in tempesta, reagisce ferocemente per manifestare la sua aggressività contro quelli che ritiene delle offese, dei torti, degli oltraggi subìti e scaraventa, rovescia sugli scogli le sue alte onde generando dei ruggiti, dei tuoni, dei rombi assordanti per non ascoltare la voce* di chi vuole ricevere una ragione, una spiegazione della sua ingiustificata violenza e placarla, così fa l'essere umano prepotentemente ed ottusamente, gridando o usando un distaccato silenzio che ha pari senso.
*(imbavagliandola, dato che il suo suono non può essere più potente da sopraffarlo)
Spero di essere riuscito a rendere l'idea.
Mi piace il mare in burrasca. Penso sia la sua legittima difesa contro l'uomo che ha violato i suoi confini con muri, massicciate, moli. Non sono però d'accordo sui "bavagli".
Perché?